Appuntamento con la Lady by Mateo García Elizondo

autore:Mateo García Elizondo [Elizondo, Mateo García]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858837283
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2019-11-05T23:00:00+00:00

10.

Quando ho aperto gli occhi ho visto che mi trovavo in un cimitero. Per certi versi, aveva senso. Dove altro avrebbero potuto gettarmi? Presto o tardi sarei comunque finito qui. Mi hanno lasciato all’ombra di un albero, vicino a un buco scavato a metà. Alla fine, a quanto pareva, a dispetto di quanto mi aveva detto Rutilo Villegas, avevo una tomba nel villaggio. Non sapevo da quanto tempo stavo lì, ma l’idea di non muovermi più da quel posto mi piaceva. Era ancora l’ora magica. Forse erano passati solamente pochi minuti o qualche ora dall’ultimo rush, o forse era da un giorno intero che mi trovavo lì buttato a terra. Quella tenue luce blu forse non era il crepuscolo di ieri, ma l’alba del giorno dopo. Non ha più importanza ora.

Ho controllato vicino alle palle e ho visto che avevo ancora la latta con il kit. Mi hanno lasciato persino il mio cazzo di quaderno e la matita. Mi sono tirato su, mi sono stiracchiato e ho contemplato il mio destino. Ora che avevo una visuale perfetta del cielo in quest’ora crepuscolare e indistinta e della foresta simile a un muro che delimita il cimitero, ora che mi trovavo nel posto giusto e avevo tutto il tempo del mondo davanti, c’era solo un problema. Quel cazzo di aggeggio, la mia siringa del destino; non la trovo più. So che c’era ancora una dose dentro, l’ultima dose decente, giusto il necessario per attraversare la frontiera, ma non la vedo da nessuna parte.

È stata tutta una messinscena per farmi uscire dalla stanza e rubarmi la droga. Pensano di sbarazzarsi di me, di uccidermi, e può darsi che alla fine ci riescano. Può darsi che mi uccideranno di disperazione. Non capiscono che se mi lasciano in pace finirà tutto più velocemente. Ora dovrò tornare alla stanza, scontrarmi con loro e trovare la mia siringa, ma non ho più forze. Non riesco a muovermi da qui, ho paura di rimanere qui così, a metà strada. È da un po’ che me ne sto disteso a scrivere e presto mi salirà la scimmia, e allora sì che sarà un bel problema.

Forse è davvero arrivato il momento di buttarsi giù da un burrone. Non ho più nemmeno otto pesos per comprare un proiettile e spararmi un colpo, ammesso che mi prestino una pistola. In questa vita mi rimane solamente la scatola di latta del kit, con dentro una siringa lurida, il cucchiaio e sei misere sigarette. Non so da dove spuntano fuori le sigarette. Di lady ne rimane pochissima. Sto raschiando il fondo perché lì dentro c’è l’ultima speranza che ho di farla finita, ma non c’è molto da recuperare. Mi porto dietro la scatola perché altrimenti impazzisco e mi porto pure il quaderno, perché altrimen­ti rimango solo. E questo sì che mi fa paura.

Ho provato a tornare alla stanza. Avevo ancora il corpo rigido e intorpidito per l’abbraccio della mia lady, e facevo fatica a muovermi, a mettere un piede davanti all’altro. Ho percorso l’interminabile

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